giovedì 11 marzo 2010

Stessa spiaggia, stesso mare?

E' vero, il clima non è in sintonia con l'argomento ma è meglio valutare con un certo anticipo se cambiare o no la località balneare!

Dal sito dell'ARPAT: Nel numero 12/2010 di Arpatnews è stata presentata la “Relazione sullo stato dell’ambiente in Toscana 2009”. In questo numero parliamo di qualità delle acque di balneazione.

Dal punto di vista dell’idoneità alla balneazione la stagione di osservazione inizia dal 1 aprile e termina il 30 settembre di ogni anno e le osservazioni sulla qualità determinano l’idoneità alla balneazione per l’inizio della stagione successiva.

Dall’elaborazione dei risultati analitici dei campionamenti effettuati durante la stagione 2008 sono risultati idonei alla balneazione 363 punti su 370 (98,1%), e solo 7 non idonei per l’inizio della stagione 2009: di questi ben 3, quelli in provincia di Grosseto, mostrano alterazioni della colorazione e trasparenza delle acque dovute prevalentemente a fattori di tipo naturale, essendo localizzati in prossimità della foce del fiume Ombrone (punti n. 470 e 472) e dello sbocco della Laguna di Orbetello (n. 454).


La causa della minor percentuale dei punti idonei registrata anche nel 2008 nel litorale apuo-versiliese-pisano va ricercata nella maggior pressione antropica che grava su tale tratto e nelle caratteristiche idrologiche e morfologiche che avvantaggiano naturalmente, sia per ricambio idrico che per dispersione degli inquinanti, le coste meridionali e insulari. Del resto, nel suo complesso, nel 2008 meno dell’1% della costa toscana è vietata alla balneazione per motivi dipendenti dall’inquinamento, e negli ultimi anni sono stati risanati alcuni tratti e altri ancora sono in costante progresso. (Tabelle 1 e 2)

L’ indice di qualità batteriologica (IQB) è un indice di tipo indiretto, ovvero che non misura direttamente il livello qualitativo della risorsa acque di balneazione, ma ne fornisce una lettura attraverso gli effettivi livelli di stress a cui questa è sottoposta.
I parametri che determinano la qualità delle acque di balneazione sono prevalentemente quelli batteriologici che servono per valutare la potenziale pericolosità delle acque per la salute pubblica, attraverso la presenza di indicatori(batteri) di contaminazione fecale delle acque. Il quadro sintetico dei risultati al 2008, di seguito riportato, ci mostra una tendenza ad un peggioramento della qualità delle acque di balneazione rispetto al 2007, seppur all’interno delle periodiche fluttuazioni registrate anche nel passato.

In particolare, uno scadimento più significativo della qualità delle acque appare evidente per il litorale di Lucca che da un giudizio di quasi sufficienza passa ad una valutazione di contaminato, più contenuto quello di Livorno continentale che da sufficiente passa a mediocre, mentre l’Arcipelago toscano, pur rimanendo nell’ambito del giudizio di sufficiente, denota un seppur lieve peggioramento di qualità. In contro tendenza il litorale pisano che da mediocre passa a sufficiente. Stabile il litorale versiliese-apuano che, come nel 2007, denota una presenza costante, e in alcuni casi rilevante, di contaminazione, probabilmente dovuta a problemi strutturali (collettamento, depurazione ecc.) che si protraggono nel tempo. (Figura 1)




In conclusione, entrambi gli indicatori, balneabilità e IQB, segnalano che nel tratto di costa compreso tra il confine tosco-ligure e il porto di Livorno, ad eccezione della porzione pisana, si hanno i valori più negativi, evidenziando situazioni di forte compromissione dovute, sia alle pressioni antropiche, sia a caratteristiche naturali (scarso ricambio idrico, consistenti apporti fluviali).

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